Cosa abbiamo fatto 2015/2016:
Visita pastorale cardinale 16 gennaio 2016

L’arcivescovo visita tutti i fedeli che gli sono affidati. Potremmo dire anche, osando, tutti i suoi figli. Li visita perché insieme si possa approfondire sempre di più il rapporto con Gesù, con la Vergine santissima, con i santi e quindi far crescere il rapporto tra di noi. Attraverso l’esperienza dell’amore di Cristo cresce l’amore tra di noi, un amore che non si limita solo all’aspetto di trasporto, di affezione che possiamo provare gli uni per gli altri...
Giornata del dialogo interreligioso 24 maggio 2016
Dialogare non significa rinunciare alla propria identità quando si va incontro all’altro, e nemmeno cedere a compromessi sulla fede e sulla morale cristiana. Al contrario, «la vera apertura implica il mantenersi fermi nelle proprie convinzioni più profonde, con un’identità chiara e gioiosa» (ibid., 251) e per questo aperta a comprendere le ragioni dell’altro, capace di relazioni umane rispettose, convinta che l’incontro con chi è diverso da noi può essere occasione di crescita nella fratellanza, di arricchimento e di testimonianza. È per questo motivo che dialogo interreligioso ed evangelizzazione non si escludono, ma si alimentano reciprocamente. Non imponiamo nulla, non usiamo nessuna strategia subdola per attirare fedeli, bensì testimoniamo con gioia, con semplicità ciò in cui crediamo e quello che siamo. In effetti, un incontro in cui ciascuno mettesse da parte ciò in cui crede, fingesse di rinunciare a ciò che gli è più caro, non sarebbe certamente una relazione autentica. In tale caso si potrebbe parlare di una fraternità finta. Come discepoli di Gesù dobbiamo sforzarci di vincere la paura, pronti sempre a fare il primo passo, senza lasciarci scoraggiare di fronte a difficoltà e incomprensioni.





























